Il disegno dell’ abisso e la sua trasparenza pulsano nel indiscreto girovago caratterizzarsi.

Nella pioggia si articolano i viaggi speranzosi dei perduti tra le onde.

Quando il vecchio monte è caduto si è spezzato il frammento di meteorite nell’ultimo tempio.

E 12 guardiani ci sono arrivati proprio mentre iniziava a piovere.

Ognuno di loro portava una parola.

Come se a volte non ci fosse niente da dire.

Anche la neve pare leggera.

Così entrando nella stanza della biblioteca mi soffermai a controllare proprio quelle scatole nascoste e impolverate.

Allorché non avendo il permesso per aprire una scatola lasciai un appunto proprio su una di esse.

Ormai la guerra avrà raggiunto l’apice.

Guardando indietro vidi in trasparenza i gradini della scala che si distruggevano e la profondità degli abissi.

Perché l’abisso all’interno di se stesso si porta un grande peso.

Ci sarà una dodecamana che aprirà la porta alla pagina perduta del libro che scappava.

Il monaco che pensò a sua sorella stava ferma all’ingresso del tempio dell’eletto.

Quando cadde il meteorite si ruppe un libro dell’ordine.

Il dragone attende in agguato sulle follie di una guerra che si basa sull’amore.

Ancora mi ricordo la scia del primo mistero con l’orizzonte in volo.